La nascita di A F P
Darsi una struttura in grado d’incentivare e coordinare programmi adeguati allo sviluppo del movimento folclorico del Piemonte, è stata la molla che ha spinto i promotori a fondare il 28 settembre 2002, nella città di Lanzo Torinese, l’Associazione fra i Gruppi Folkloristici della Regione Piemonte, in breve denominata Associazione Folkloristica Piemonte o più semplicemente ancora AFP.
Creare un’anagrafe dei sodalizi piemontesi che realmente operano a favore del folklore con sufficiente capacità organizzativa e soddisfacente valenza artistica, fu la prima esigenza. Tenerla aggiornata, seguendo l’evoluzione dei gruppi più affermati e di nuova costituzione, ora è impegno dell’Associazione.
I Gruppi associati sono convinti che le tradizioni, la cultura ed i costumi popolari sono il mezzo più semplice ed efficace per promuovere il Territorio dove sono insediati. Per questo intendono collaborare al massimo grado possibile, con la Regione, sempre più attenta al folklore, per dare maggior lustro e visibilità ai prodotti tipici dell’artigianato, dell’agricoltura e della gastronomia del Piemonte ed, in definitiva, renderli più graditi.
Per semplificare gli interventi di chi intende attivare promozioni collegate al folklore, l’AFP rende disponibile un sistema operativo per:
- facilitare l’individuazione di gruppi folkloristici preparati a queste azioni al fine d’invitarli in occasione di feste, sagre e spettacoli
- collaborare alla realizzazione di particolari manifestazioni di promozione ed altre imperniate sul folklore
- consulenze in tema di folklore.
Coerente con le originarie affermazioni ed avvalendosi del patrimonio di conoscenze e di volontariato dei Gruppi associati, l’Associazione fra i Gruppi Folkloristici della Regione Piemonte, in collaborazione con le realtà territoriali che condividono lo stesso interesse per la cultura popolare, intende agire a favore del folklore regionale e del territorio con cui si amalgama.
Per raggiungere gli scopi dichiarati sarà indispensabile ricercare tutti gli obiettivi comuni, individuare quelli prioritari e dotarsi dei mezzi per raggiungerli.
Nel panorama italiano delle manifestazioni di folklore all’attività dei singoli gruppi associati è riconosciuto un posto di spicco. Sicuramente apprezzata sul territorio a questo si rivolge con più valenze poiché ogni spettacolo di folklore suscita interesse spontaneo nello spettatore che si sente immediatamente partecipe delle azioni e provocazioni che lo stesso suscita.
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Quale folklore
L’Associazione Folkloristica Piemonte intende il folklore (scritto folclore è l’esatta identica cosa) come studio, ricerca, sintesi e rappresentazione della cultura popolare più semplice e genuina, intesa come modo di vivere quotidiano dei nostri avi, con speciale riguardo a musiche, canti, danze e costumi (cioè modo di vestire comparato al modo di vivere).
La cultura popolare, se ci rifacciamo alla prima metà del secolo scorso, non può essere disgiunta dagli impellenti bisogni quotidiani del tempo e dai “mestieri” dell’agricoltura, dell’artigianato e domestici atti a soddisfarli.
L’attività folclorica, oggi, già comincia ad interessarsi del fenomeno dell’industrializzazione, del boom degli anni sessanta e di quanto lo ha seguito, come l’immigrazione e quant’altro.
Altro elemento qualificante è il territorio dove un certo vissuto si è svolto, si svolge e dove le parlate dialettali sono state il modo naturale di comunicare e differenziarsi.
Così definito e praticato, il folclore è il modo più spontaneo ed efficace per promuovere il territorio all’esterno dello stesso ma anche verso i propri residenti.
Diverse valenze del folklore
Il folklore non si limita all’aspetto puramente ricreativo ma, avvalendosi delle tradizioni inesauribili fonti dei repertori e dell’arte così espressa, prima d’ogni cosa, vuole favorire l’amicizia fra la gente delle più diverse nazioni.
Questa è la motivazione che amalgama il lavoro delle organizzazioni di volontariato che collaborano ed ovunque attivamente partecipano alla realizzazione delle rappresentazioni di folklore che mantengono vivo il movimento della cultura popolare che, anche per questo come nelle prime esperienze, continua ad incontrare, un’eccezionale partecipazione di pubblico ed a suscitare il più vivo consenso in ogni località dove si svolgono le esibizioni dei nostri gruppi.
Si deve infine rilevare che lo “scambio culturale” con i gruppi che giungono dall’estero nei nostri Comuni è altresì rilevante perché consente la conoscenza delle nostre terre in aree difficilmente raggiungibili dalle altre iniziative, promuove la presenza di stranieri in Piemonte e perché i Gruppi piemontesi che partecipano a decine di manifestazioni parallele in Europa e nel mondo, molto di frequente, organizzano iniziative atte a far conoscere nelle nazioni dove sono chiamati le tradizioni, la cultura ed i prodotti tipici del Piemonte.
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