Gruppo Folkloristico
“Aoute Doueire”
Via Vittorio Emanuele, 5 10056 Oulx (TO)
tel. 0122 831775
cell. 335 728 1582
E.mail giorgio.arlaud@tim.it
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Gruppo Folkloristico
“Aoute Doueire”
Via Vittorio Emanuele, 5 10056 Oulx (TO)
tel. 0122 831775
cell. 335 728 1582
E.mail giorgio.arlaud@tim.it
Il Gruppo Folkloristico “Aoute Doueire” nasce ufficialmente il 4 gennaio 2001 dalla volontà di alcune persone di far conoscere, promuovere le tradizioni, i costumi, i modi di vivere della propria gente.
Si tratta di un gruppo multi-comunale, in quanto raggruppa componenti di ogni paese facente parte di quel territorio geografico un tempo conosciuto come Escarton d’Oulx.
Ogni suo componente indossa l’abito seguendo il modo di vestire del proprio paese di provenienza e questo perché il costume, ma è più giusto dire l’abito, non è una divisa, ma la testimonianza di un’epoca.
L’abito maschile risale a due diversi momenti storici.
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Il primo, datato fine ‘700, si compone di camicia bianca con nastro di velluto o raso, gilè in tinta vivace, pantaloni al ginocchio chiusi da bottoni, calzettoni bianchi, cappello a bombetta e giacca con code.
- Il secondo è giunto in valle con l’avvento della ferrovia, si compone di camicia bianca con nastro in velluto o raso nero, gilè nero, pantaloni lunghi neri, cappello con tesa più larga rispetto a quello di fine ‘700, giacca nera più classica.
Questo abbigliamento risale alla fine dell’800 e la stoffa usata per la confezione di questo abito
(detta in patois “rasa”) era tessuta nel comune di Cesana Torinese che poi la inviava a Biella per farla “battere” affinché ne uscisse il pelo. Da Biella tornava a Cesana dove veniva composta in pezze per il taglio e la confezione.
L’abito femminile non ha subito particolari cambiamenti, si differenzia solamente nel modo di indossare la cuffia e lo scialle. Si compone di un abito scuro (solitamente nero) abbottonato davanti, lungo alla caviglia, scialle e grembiule di seta nei giorni festivi di colore intonato al calendario liturgico: verde in tempo ordinario, rosso nelle feste patronali o dei martiri e in Pentecoste, viola in Avvento e Quaresima, bianco per le spose, bianco o azzurro nelle festività della Madonna.
Con questo abito si indossava, in testa, la cuffia (in patois “cueifa”) di tulle bianco ricamata.
Nei giorni feriali scialle e grembiule erano di cotone o di lana e in testa si indossava la “curnetta”, un copricapo di cotone molto semplice, legato sotto il mento da un nastro in tinta.
Sotto il vestito si indossava, a seconda del paese di provenienza, i mutandoni bianchi chiusi sotto al ginocchio da un nastrino in tinta con lo scialle, oppure una sottogonna di cotone bianca o colorata e ornata di nastrini di raso o di velluto.
Durante le sue “tournèe” il Gruppo presenta balli tipici di Salbertrand come la filandole, carnevale a Salbertrand, ballo di S. Caterina, Martina, la festa del fieno, alternati con balli tipici di Bardonecchia quali il brandò, la courenta dei giou e a balli tipici delle zone occitane conme curente, rigodon e quadriglie, balli europei, circolo circassiano, scottish e chapelloise.
Ai balli vengono intervallati momenti culturali e poetici con la recita di poesie e la presentazione di una piccola parodia in patois.
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